DAL 20 AL 25 MAGGIO, A TAVIANO, LA MOSTRA DEL MEETING DI RIMINI SUL GIUDICE ROSARIO LIVATINO
La mostra del Meeting di Rimini su Rosario Livatino, il magistrato ucciso da un’organizzazione mafiosa nel 1990 e proclamato beato nel 2021, giunge anche a Taviano, in provincia di Lecce.
Il Centro Culturale San Martino, ente di terzo settore che ha sede a Taviano, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Taviano presenta la MOSTRA Sub tutela Dei – Il giudice Rosario Livatino
Auditorium A. Tundo, via Vittorio Emanuele III, 90
Nel quadro del progetto “Educazione alla cittadinanza. pace, legalità e sviluppo umano sostenibile”, il Centro Culturale San Martino – con il sostegno della Regione Puglia (programma Puglia Capitale Sociale 3.0), organizza dal 20 al 25 maggio 2024, la mostra “Sub tutela Dei – il giudice Rosario Livatino” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Taviano.
L’inaugurazione si terrà lunedì 20 maggio alle 9.00, alla presenza del giudice Roberto Tanisi, del prof. Silvio Spiri (Presidente del Centro Culturale San Martino e responsabile del progetto), del dirigente scolastico prof. Fernando Calò e di don Lucio Borgia, parroco della chiesa San Martino di Tours.
La mostra si potrà visitare fino al 25 maggio; la mattina sarà destinata principalmente alle classi dell’Istituto, nel pomeriggio – dalle 17.00 alle 19.00 ai visitatori esterni.
La mostra “Sub tutela Dei – il giudice Rosario Livatino”, realizzata nel 2022 per il Meeting di Rimini da Libera Associazione Forense, Centro Studi Rosario Livatino e Centro Culturale Il Sentiero, vuol far conoscere la splendida figura di Rosario Livatino, magistrato siciliano che ha operato per tutta la sua carriera nell’agrigentino, ucciso dalla Stidda il 21 Settembre 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.
Fin da settembre 2022, subito dopo il Meeting, ha avuto un boom di prenotazioni, venendo proposta in oltre 90 città. Per l’alto numero di prenotazioni è stato necessario realizzarla in cinque copie. Dopo la pausa estiva i mesi di settembre e ottobre 2024 sono già quasi sold out.
Questa esposizione inoltre è giunta in luoghi in cui le mostre del Meeting non erano mai arrivate, soprattutto nelle aule dei Tribunali, come a Benevento, Lamezia Terme, Bologna, Brescia, Como, Genova, Milano, Torino, Padova; in quest’ultima sede con l’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Magistrati e avvocati hanno “adottato” il giovane collega siciliano elevato all’onore degli altari, che pagò con la vita le sue innovative indagini antimafia. A giugno la mostra farà tre tappe in alcune carceri lombarde.
Livatino si è affermato come un testimone vivo, senza che ciò fosse stato minimamente pianificato, per l’attrattiva che ha suscitato in chi ha voluto conoscere la sua storia. «È l’attrattiva», commenta Alessandra Vitez, responsabile delle mostre del Meeting, «che nasce dallo stupore di fronte a un uomo che ha vissuto intensamente il lavoro e i rapporti, generando una bellezza e una certezza di vivere con semplicità un’esperienza di fede, dentro una circostanza drammatica, anzi almeno apparentemente tragica. Moltissimi, soprattutto giovani, sono stati colpiti dal suo modo di guardare la vita, i rapporti, il lavoro».
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