6 Novembre 2021. Convegno diocesano della Caritas di Nardò – Gallipoli.

La rete europea dei centri culturali dedicati a San Martino, in prossimità della festa del Santo, ha pensato quest’anno di consegnare un Premio della Condivisione ad una realtà o aduna persona che si è distinta nella testimonianza della carità. Questa opera che desidero consegnare alla Caritas diocesana raffigura il mantello di San Martino ed è stata realizzata da un monaco dell’Abbazia di Ligugé (Francia), Antoine Frédéric, il quale ha ripreso la tradizione degli smalti di Ligugé
In prossimità della festa di S. Martino dell’11 Novembre, patrono di Taviano, a nome dell’associazione “Centro Culturale San Martino di Taviano” e della Rete europea dei centri culturali, ho consegnato il PREMIO DELLA CONDIVISIONE (istituito a Tours) alla Caritas diocesana di Nardò Gallipoli nella persona del suo presidente, S.E. Mons. Fernando Filograna, e del direttore don Giuseppe Venneri.
DESCRIZIONE DEL PREMIO
Fondata nel 361 da San Martino, l’abbazia di Ligugé, che si trova a pochi chilometri da Poitiers, è uno dei più antichi monasteri d’Occidente.
Nel 1950 i monaci fecero rivivere la grande tradizione degli smaltatori medievali. La collaborazione con artisti contemporanei (Braque, Rouault, Chagall, Manessier…) ha permesso la creazione di pezzi unici e particolarmente originali.
Condividendo il suo mantello con un povero alle porte della città di Amiens, San Martino ha aperto in qualche misura la porta del cielo. In effetti, la notte seguente, egli ha visto il Cristo rivestito della metà del mantello che egli aveva donato al povero.
Questo è ciò che viene rappresentato in questo smalto. Le due grandi metà rosse del mantello condiviso da Martino sono come due battenti di una porta che si apre sul cielo stellato. Ma condividendo il suo mantello in questo luogo frequentato che era la porta di una città, Martino ha anche aperto gli occhi e svegliato le coscienze delle persone che si trovavano là.
Egli ha tracciato un cammino verso il cielo, un cammino di fraternità e di condivisione. Il cammino di San Martino è rappresentato sulla parte bassa dello smalto in verde e con ciò si vuole indicare una striscia verde, simbolo di condivisione per lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza che lega la città di Szombathely, luogo di nascita di san Martino, a Tours, luogo di cui Martino divenne vescovo il 4 luglio del 371. In occasione del 1650° anniversario dell’ordinazione di San Martino, vescovo di Tours, questo smalto è stato benedetto nell’abbazia di Ligugé la domenica del 4 Luglio 2021.

Il premio ha lo scopo di incoraggiare la conversione ecologica e sociale, la condivisione e la responsabilità etica a livello personale e comunitario in diversi settori come l’ambiente e lo sviluppo sostenibile (acqua, aria, terra); l’ambito sociale (solidarietà globale: umanitaria, solidarietà locale); l’ambito economico; l’ambito culturale dell’arte, della cultura e dell’istruzione.

MOTIVAZIONE
A nome dell’associazione “Centro Culturale San Martino di Taviano” e della rete europea ho consegnato questo premio, simbolo della condivisione, alla Caritas diocesana di Nardò Gallipoli nella persona del suo presidente, S.E. Mons. Fernando Filograna, e del direttore don Giuseppe Venneri. Grazie al loro impegno, sostenuto da tanti volontari, sono stati realizzati numerosi segni e tante opere di carità cristiana:
– le mense della carità di Nardò, di Gallipoli che offrono quotidianamente 300 pasti a tutte le persone bisognose e in difficoltà;
– il sostegno e l’aiuto ai migranti nella masseria Boncuri; l’accoglienza notturna nel centro Agapolis, situato a Gallipoli presso la Parrocchia S. Antonio di Padova; l’organizzazione dell’accoglienza di famiglie o singole persone arrivate in questi giorni dall’Afghanistan;
– il recupero di un bene confiscato alla mafia a Copertino, destinato ad attività di agricoltura biologica e di inclusione sociale;
– l’attenzione e la cura nei confronti delle persone che vivono condizioni di povertà materiali spirituali nel territorio della nostra diocesi;
– il sostegno all’istruzione e all’educazione per il diritto allo studio dei ragazzi attraverso l’istituzione di borse di studio;
– il progetto Cuore a Cuore in Nardò;
– il progetto di economia civile opera Seme per la promozione e la valorizzazione del lavoro, del territorio (della sua vocazione agricola e turistica) e della persona umana.
Tutte queste opere buone sono segni visibili e testimonianze concrete del Bene e ci incoraggiano a renderci imitatori di Cristo con perfetta letizia.